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Spese di ristrutturazione: detrazioni 2017

Avete intenzione di ristrutturare il vostro appartamento? Bene, sappiate che per molte delle spese che andrete a sostenere, è possibile beneficiare della detrazione fiscale.

Delle agevolazioni di cui è possibile godere, l'Agenzia delle Entrate ha redatto una specifica e dettagliata guida consultabile online, ma cerchiamo brevemente di capire di cosa si tratta.

La detrazione delle spese ai fini Irpef

Le spese sostenute per ristrutturare la propria abitazione, oltre che le parti comuni degli edifici residenziali, possono essere, innanzitutto, detratte in una certa percentuale dall'Irpef, andando quindi a risparmiare sull'importo complessivo da pagare ai fini della predetta imposta.

Del beneficio possono godere non solo il proprietario dell'immobile ma anche il titolare di diritti reali o personali di godimento sull'immobile o il familiare convivente del possessore o del detentore dell'immobile, che sostengano le spese.

In particolare, sino a massimo Euro 96.000,00, è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017, grazie alla proroga contenuta nella legge di stabilità. Il rimborso avviene a rate e per dieci anni.

Le spese detraibili

La detrazione è possibile per una lunga serie di interventi tra i quali rientrano l'installazione di apparecchi di rilevazione di gas, il monitoraggio di vetri anti-infortunio, l'installazione corrimano, gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto, interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell'inquinamento acustico, interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi e gli interventi di bonifica dall'amianto e opere per evitare gli infortuni domestici.

La detrazione per le misure antisismiche

Con la legge di stabilità 2017 è stata poi introdotta una detrazione d'imposta per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 per le spese sostenute per l'adozione di misure antisismiche su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (ovverosia nelle zone 1,2 e 3). La detrazione è del 50%, del 70% o dell'80% a seconda della categoria antisismica raggiunta dopo l'intervento (che diventa del 50%, del 75% o dell'85% in caso di condomini) e riguarda le spese massime di 96mila euro, rimborsati in cinque anni.

L'acquisto di box e di mobili e grandi elettrodomestici

In materia di detrazione Irpef è poi interessante segnalare due ulteriori possibilità.

Si tratta, innanzitutto, del fatto che, con riferimento alle autorimesse e ai posti auto, la detrazione opera non solo in caso di loro realizzazione, ma anche in caso di acquisto nei limiti delle spese sostenute per la realizzazione, attestate dal venditore, e purché sussista il vincolo pertinenziale con l'abitazione del contribuente.

In secondo luogo, ci si riferisce alla circostanza che in caso di acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 è possibile beneficiare della detrazione Irpef del 50%.

La condizione è che i predetti beni siano di classe non inferiore alla A+, o alla A se forni, e siano finalizzati all'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Inoltre l'agevolazione è possibile solo per chi gode della detrazione al 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2016.

Modalità per usufruire della detrazione

Per poter beneficiare della detrazione in analisi, il contribuente, pur non essendo più assoggettato ad adempimenti particolarmente complessi, è tenuto comunque a determinati importanti accorgimenti.

Innanzitutto, nella dichiarazione dei redditi devono essere riportati i dati catastali dell'immobile interessato della ristrutturazione ed, eventualmente, gli estremi della registrazione dell'atto che costituisce il titolo della detenzione.

Inoltre, devono essere conservate una serie di documenti relativi alle opere eseguite, come la comunicazione alla Asl, le fatture e le ricevute comprovanti le spese sostenute, le ricevute dei bonifici di pagamento, e una serie di eventuali ulteriori documenti, quali la domanda di accatastamento dell'immobile, le ricevute di pagamento dell'Ici o dell'Imu, la delibera assemblare di approvazione dei lavori, il consenso del possessore dell'immobile, le abilitazioni amministrative.

Il regime IVA agevolato

Oltre alla detrazione Irpef, in caso di ristrutturazione edilizia è possibile godere di un ulteriore beneficio, ovverosia l'applicazione dell'IVA ridotta al 10% per le prestazioni di servizi, senza data di scadenza.

Anche le cessioni di beni possono essere assoggettate a tale riduzione, ma solo se la fornitura riguarda il contratto di appalto e salvo che l'appaltatore fornisca beni di valore significativo, legislativamente individuati. In tale ultimo caso, l'applicazione dell'Iva ridotta opera sino a concorrenza del valore della prestazione al netto del valore dei beni.

 

Detrazione Irpef per l'acquisto di fabbricati ristrutturati

La detrazione Irpef, nei limiti ordinari sovra indicati, si applica anche in caso di interventi di ristrutturazione che riguardano interi fabbricati, laddove eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori alienino o assegnino l'immobile interessato.

In tal caso, la detrazione va calcolata sull'importo forfettario del 25% del prezzo di vendita o di assegnazione.

 



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